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Quando si decade dal beneficio d’inventario?

marzo 23, 2022

Beneficio della giurisprudenza d’inventario

La confusione del diritto del creditore con l’obbligo del debitore estingue l’obbligo accessorio del fideiussore; ma la confusione del diritto del creditore con l’obbligo del fideiussore non estingue l’obbligo del debitore principale.

Art. 866. La confusione tra uno dei creditori comuni e il debitore, o tra uno dei debitori comuni e il creditore, estingue solo l’obbligazione corrispondente a quel debitore o creditore, e non le parti appartenenti agli altri creditori comuni o co-debitori.

Effetti del beneficio dell’inventario

Articolo 94 Le denunce di impedimento (articolo 91) sono consegnate per iscritto all’Ufficiale di Stato Civile, che le fa aggiungere al fascicolo con avviso agli sposi e le trasmette al Tribunale competente per il trattamento e la successiva risoluzione.

CAPO V – SEPARAZIONE DEI CORPI E DISSOLUZIONE DEL MATRIMONIO Articolo 145 I procedimenti di separazione dei corpi, di scioglimento e di nullità del matrimonio sono disciplinati dalle disposizioni dell’articolo 145.

Articolo 157 Una volta ordinata la separazione provvisoria, il giudice, su richiesta di una delle parti, ordina la redazione di un inventario dei beni del matrimonio, nonché tutte le misure atte ad assicurarne la buona amministrazione, e può sottrarre uno dei coniugi all’amministrazione o richiedere una fideiussione.(*)

Articolo 158 Tutte le obbligazioni contratte da uno dei coniugi nell’ambito dell’unione coniugale sono nulle, così come qualsiasi alienazione dei beni dell’unione coniugale, nella misura in cui tale alienazione sia in contrasto con un’ordinanza giudiziaria eventualmente emessa e registrata nel rispettivo registro. (*)(*)Note:Redazione data da: Legge n. 19.075 del 03/05/2013 Articolo 7.

Inventario giudiziario dei beni

Il giudice competente, negli stessi casi, adotta d’ufficio le misure che ritiene necessarie, e porta la questione all’attenzione del Pubblico Ministero, che si rivolge al giudice entro quindici giorni.

Il giudice sente i parenti stretti del presunto incapace, esamina quest’ultimo personalmente, sente il parere di un medico e, senza pregiudizio per le prove fornite su richiesta dell’interessato, può ordinare d’ufficio tutte le prove che ritiene pertinenti.

L’internamento di una persona presunta incapace richiede un’autorizzazione giudiziaria preventiva, a meno che ragioni d’urgenza rendano necessaria l’adozione immediata di tale misura, di cui il giudice deve essere informato al più presto, e in ogni caso entro ventiquattro ore.

Il giudice, dopo aver esaminato la persona e sentito il parere di un medico da lui nominato, concede o rifiuta l’autorizzazione e porta i fatti a conoscenza del pubblico ministero, ai fini previsti dall’articolo 203.

Fatte salve le disposizioni dell’articolo 269, 4°, il giudice chiede, di sua iniziativa, informazioni sulla necessità di continuare l’internamento, quando lo ritiene opportuno, e in ogni caso ogni sei mesi, con le stesse modalità previste dal comma precedente, e decide se continuare o meno l’internamento.

Possesso effettivo con beneficio d’inventario

Le azioni possessorie mirano a conservare o recuperare il possesso di beni immobili o di diritti reali costituiti in essi. In questo senso, le cose che non possono essere vinte per prescrizione, come le servitù inapparenti o discontinue, non possono essere soggette all’azione possessoria. Solo chi è stato sotto un possesso tranquillo e ininterrotto può portarlo. Ora, nei procedimenti di possesso, non si terrà conto del dominio addotto da una parte o dall’altra; la suddetta azione di restituzione è diretta non solo contro l’usurpatore, ma contro qualsiasi persona il cui possesso derivi da quello dell’usurpatore a qualsiasi titolo. Da quanto sopra, il legislatore definisce, stabilisce e regola la denuncia, questa per mezzo di una denuncia, delle azioni possessorie speciali.

La diseredazione è una disposizione testamentaria in cui si ordina che un legittimo sia privato di tutta o di una parte della sua legittima. Pertanto, un discendente non può essere diseredato se non per una delle cause previste dal presente codice. Perché le cause di diseredazione qui menzionate siano valide, devono essere specificamente espresse nel testamento.

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