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Un affascinante studio del New York Times Consumer Insight Group ha rivelato le motivazioni che i partecipanti hanno citato per condividere informazioni sui social network. Questi includono il desiderio di rivelare contenuti di valore e divertenti agli altri; di definire se stessi; di crescere e nutrire le relazioni; e di diffondere la parola sui marchi e le cause che amano o sostengono.
I social media hanno avuto un effetto profondo sul reclutamento e l’assunzione. Il diciannove per cento dei responsabili delle assunzioni prendono le loro decisioni di assunzione in base alle informazioni trovate sui social media. Secondo il 2016 Social Media Recruiting Survey di CareerBuilder, il 60% dei datori di lavoro usa i siti di social networking per cercare candidati. I siti di social network professionali come LinkedIn sono piattaforme importanti per chiunque cerchi di distinguersi nella propria professione. Permettono agli individui di creare e commercializzare un marchio personale.
Avete mai considerato quanto la fiducia in se stessi dipenda dai “mi piace” al giorno d’oggi? La comunicazione digitale è progettata per rompere le distanze e collegare persone di diverse città e paesi (per aiutare a tenersi in contatto con amici e familiari). Sfortunatamente, può anche funzionare al contrario. Siamo tutti d’accordo che Internet non può sostituire la comunicazione di persona, ma non possiamo fare a meno di cercare attenzione online. Tutti vogliamo che i nostri post siano apprezzati e condivisi.
La domanda può sollevare molte speculazioni ipotetiche e teoriche, quindi abbiamo deciso di condurre uno studio e basarci sui dati. La nostra ricerca ha confermato che: le reti sociali risolvono molti problemi, ma, allo stesso tempo, ne creano altri.
Psicologi, psichiatri ed esperti della Silicon Valley avvertono che l’uso delle reti sociali può creare dipendenza e le sue conseguenze sono le stesse di qualsiasi altra dipendenza: ansia, dipendenza, irritabilità, mancanza di autocontrollo… Di fronte a questa situazione, sempre più persone si chiedono: i social network sono un vero problema?
La verità è che, secondo l’opinione di molti esperti, l’uso delle reti sociali -comprese le applicazioni di messaggistica istantanea- può generare gravi dipendenze con le conseguenze che ne derivano: ansia, depressione, irritabilità, isolamento, distanza dalla vita reale e dalle relazioni familiari, perdita di controllo, ecc. Ma cosa intendiamo veramente per dipendenza?
Tra le cause più riconosciute della dipendenza dalle reti sociali ci sono la bassa autostima, l’insoddisfazione personale, la depressione o l’iperattività e anche la mancanza di affetto, una mancanza che spesso gli adolescenti cercano di colmare con i famosi like. Infatti, molti giovani li cercano quasi compulsivamente per provare un’intensa – ma sempre breve – sensazione di soddisfazione che, tuttavia, può essere controproducente rendendoli dipendenti, a lungo andare, dall’opinione degli altri.
Il problema di questa grande influenza è che ha raggiunto un punto in cui il modo in cui interagiamo sulle reti sociali contribuisce alla creazione della nostra identità di fronte agli altri e di fronte a noi stessi. Si percepisce che attraverso le Reti Sociali, si ha la possibilità di diventare una persona con una certa fama nel mondo digitale in modo più o meno semplice.
Ci sono diversi livelli di influenza sui social network, ma quello che si dice è importante quanto chi lo dice. Questo definisce ciò che oggi conosciamo come Influenza Sociale.
Parlando ed esprimendo la nostra opinione su un particolare argomento sui Social Network, possiamo influenzare gli altri, e possiamo generare la nostra personale Influenza sui Social Media, iniziando ad avere i nostri followers che saranno influenzati dai nostri contenuti e commenti.
